Generazione Z e Mall si conoscono?

In Italia i membri della Generazione Z sono circa 9 milioni e di questi più di 1 milione è entrato, o sta entrando, nel mondo del lavoro (dati Istat e Eurostat 2021).

Oggigiorno, le scelte di acquisto dei giovani della Generazione Z, cioè i nati tra il 1996 e il 2010, stanno acquisendo un peso sempre più importante sul mercato dei prodotti/servizi. Da un’analisi effettuata in merito alle loro abitudini di spesa, salta subito agli occhi che, questa nuova generazione, compra e spende soldi in maniera completamente differente, rispetto ai suoi predecessori, tanto da essere in grado, secondo la US Chambers of Commerce Foundation,  di incidere sulle scelte d’acquisto per un valore di 600 miliardi di dollari negli USA e avere una capacità di spesa autonoma pari a 43 miliardi.

Se le generazioni precedenti mostravano una maggiore lealtà verso marchi specifici, la Generazione Z è più interessata a comprare prodotti che costino poco e funzionino bene. Questo, però, li rende anche estremamente più impulsivi nelle proprie scelte d’acquisto.
Sono la generazione dei nativi digitali, costantemente connessi e aggiornati, fortemente orientati al sociale, alla sostenibilità e con un’ attenzione preponderante a qualsiasi aspetto di tipo psicologico.

Viene da sé ipotizzare che il modo più diretto per raggiungere questa tipologia di target sia l’utilizzo dei Social. Sarebbe naturale pensare, come diretta conseguenza, che questi ragazzi iperconnessi, abituati alla velocità e al “tutto e subito” degli strumenti digitali siano particolarmente assuefatti verso lo shopping online. Le statistiche ci dicono che questi giovanissimi trascorrono al giorno circa 3 ore e 40 minuti connessi.

Nonostante i suddetti dati, da recenti analisi di mercato emerge che la Generazione Z preferisca, nonostante tutto, ancora recarsi fisicamente nei negozi per i propri acquisti. La ragione di questa scelta è da rintracciare nel desiderio di vivere un’esperienza, di sentirla sulla propria pelle. Questi giovani sentono forte il desiderio di conoscere l’ambiente in cui risiede il brand di loro interesse, la sua storia e i suoi valori. I ragazzi della Generazione Z vogliono toccare e testare i prodotti, desiderano ancora essere accompagnati e assistiti durante la loro esperienza di acquisto. 

Gli store manager, la disposizione dei prodotti, fino alla generale architettura del negozio sono tenuti molto in considerazione dalla Generazione Z, di conseguenza, diventerà sempre più importante come i brand siano capaci di comunicare chi sono, anche attraverso i propri store, così da creare un’identità nella quale questi giovani possano riconoscersi. I commessi diventano narratori del brand all’interno di un processo che scorre continuamente in modo armonioso tra l’online e l’offline.

Gli Zoomers, infatti, preferiscono acquistare prodotti da aziende di cui condividono i valori. Lo studio di 5WPR ha evidenziato che la preferenza, molto spesso, cada su aziende che si espongono socialmente e politicamente, a patto che tali orientamenti si allineino con i propri. 

A conti fatti, è evidente che, per ottenere riscontri da questa tipologia di target è essenziale parlare il “loro linguaggio”. In uno scenario dal quale emerge la forte necessità di empatizzare con questa generazione, è impossibile sperare di ottenere dei risultati che si traducano in numeri, senza trovare con loro un canale di comunicazione che condivida lo stesso linguaggio. In quest’ottica, un dato molto interessante è il fatto che la maggior parte di loro utilizza YouTube come primo Social Network. È qui che essi spendono la maggior parte del loro tempo sui social, ed è qui che trovano le informazioni sui prodotti che vogliono acquistare. Ne consegue che, il metodo più efficace per raggiungere la Generazione Z, potrebbe essere l’Influencer Marketing. A sostegno di tale tesi, infatti, i dati ci indicano che, circa l’11% di questo target, veda gli influencer come prima fonte attendibile per l’acquisto di prodotti. 

Da un ulteriore approfondimento, secondo i dati raccolti nel 2021, emerge che la nuova generazione prioritizza la tecnologia e la salute fisica e mentale, al contrario dei Millennials che, invece, spendono maggiormente in viaggi, esperienze, casalinghi e mobili.

Quest’accurata analisi ci offre gli strumenti per una pianificazione strategica che consenta di puntare a quel genere di prodotti/servizi d’interesse per questa nuova generazione. Si evince facilmente la necessità di fare scelte di marketing che siano compliance con le loro aspettative.

Bisogna direzionare in quest’orbita l’offerta dei mall! Zone food, prodotti offerti, servizi, eventi, ogni aspetto che guida i processi di acquisto all’interno dei Centri Commerciali, all’unisono deve utilizzare un unico linguaggio che abbia come obiettivo quello di mettersi in relazione con questa generazione.

Davide Petrucci

Res. Marketing Ethos

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