Luci della ribalta sui luoghi di commercio

La scrittrice francese Annie Ernaux, molto amata anche dal pubblico italiano, ha vinto il Premio Nobel per la letteratura nel 2022, “per il coraggio e l’acutezza clinica con cui svela le radici, gli allontanamenti e i vincoli collettivi della memoria personale”.

«Raccontare la vita»: è questo il nome della collana per la quale nel 2012 l’editore francese Seuil chiede un libro ad Annie Ernaux. Senza esitazioni, l’autrice sceglie di portare alla luce uno spazio ignorato dalla letteratura, eppure formidabile specchio della realtà sociale: l’ipermercato.

“Qui, in certi momenti, ho l’impressione di essere una superficie liscia sulla quale si riflettono le persone, i cartelli sospesi sopra le teste.» cita l’Ernaux.

Ne nasce dunque un diario, “Guarda le luci amore mio” in cui  la scrittrice registra per un anno le proprie regolari visite al «suo» Auchan nel centro commerciale Trois Fontaines, fra ritualità, contraddizioni, inaspettate tenerezze di quel tempio dello shopping, dove gli scaffali sono lo specchio fedele della realtà sociale.

Osservazioni condotte tra una corsia e l’altra ,con in mano la lista della spesa, a contatto con le scintillanti montagne di merci della grande distribuzione, in una riflessione narrativa capace di mostrarci da un’angolazione inedita uno dei teatri segreti del nostro vivere collettivo.

L’autrice scrive la geografia e l’architettura del luogo, gli scaffali e i prodotti, i prezzi e le promozioni, i tempi della distribuzione, la profusione e la differenziazione: la nostra società dei consumi. Evoca persone che sono venute per comprare o lavorare, la disumanizzazione attraverso l’automazione, una comunità che soffre i mali del capitalismo. Queste descrizioni sono impreziosite dagli spunti che l’osservazione suggerisce all’autore.

Tutto ciò che l’imperativo della redditività impone alla città e ai suoi abitanti, ciò che la società esige dalla docilità in nome dell’efficienza.  

Divertirsi da McDonald’s chiusi in un centro commerciale piuttosto che fare un picnic in una radura all’aperto può essere terribile, ma Annie Ernaux, si sforza di trovare  anche lì una ragione, nei meccanismi psicologici delle persone,del resto se l’autrice si è divertita spesso a fare shopping negli ipermercati francesi, è anche perché è sfuggita alla difficoltà di scrivere.

I supermercati “fissano sensazioni ed emozioni nei ricordi” dice l’autrice che difende la sua scelta. Nessun gioco di parole: all’ipermercato forse serviva per descrivere le aspirazioni e le contraddizioni della nostra vita moderna.

Consigliato per gli acquisti natalizi, non su Amazon ma nelle librerie dei nostri centri commerciali.

Stefano De Robertis

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